GIORGIA MELONI: il look evolve con il ruolo.

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Il look evolve con il ruolo, su questo ormai non c’è alcun dubbio.

L’abbigliamento assolve a un compito così importante che non si può non analizzarne l’evoluzione in funzione della maturità professionale o sociale acquisita dalla persona che lo sceglie.

 

Giorgia Meloni è ormai da mesi al centro dei riflettori e anche gli osservatori più distratti avranno avuto modo di notare il visibile cambiamento che il suo modo di vestire ha cavalcato nel corso degli anni.

Il look d’esordio nel mondo politico 

 

Giorgia Meloni ha fatto il suo debutto in parlamento come vicepresidente della Camera prima e ministro per la gioventù nel quarto  governo Berlusconi. 

In un panorama politico dominato per lo più dalla presenza maschile, la giovane ministra ha scelto di veicolare il suo credo e la sua posizione politica attraverso un look in piena coerenza con i registri istituzionali del contesto e del momento. Con un filo di trucco sul viso e i capelli castani, quasi sempre raccolti, Giorgia Meloni indossa abiti formali, molto rigidi e strutturati. Nelle occasioni meno solenni si concede uno stile bon ton sempre sobrio e delicato, mantenendo fede alla semplicità che la contraddistingue e che veicola la sua linea politica conservatrice, netta e trasparente.

 

L’evoluzione del ruolo e del look

 

L’evoluzione del personaggio politico e pubblico non può che corrispondere sempre di più al suo modo di comunicare e veicolare messaggi. Sappiamo quanto l’abbigliamento sia in grado di dominare la scelta nell’ambito della Comunicazione non Verbale e di quanto il suo contributo sia incisivo in vista di un obiettivo ben definito.

Se quell’obiettivo poi sono la fiducia degli elettori e la possibilità di conquistare un ruolo centrale e preminente in Parlamento, il modo di Comunicare, in ogni sua forma, diventa tutt’altro che trascurabile. 

Ecco allora che emergono due esigenze: raccontare l’esperienza sempre più ricca e competente del personaggio politico e mostrare la sua capacità di empatizzare con gente attraverso un approccio concreto e accogliente.

 

Ecco allora che il look si fa più ricercato, l’autorevolezza emerge attraverso la scelta di tailleur eleganti, ma non rigidi, spesso accompagnati da una camicia bianca o una blusa chiara. I capelli si sciolgono e diventano più mossi e sempre più tendenti al biondo, questo aspetto ci racconta un’importante trasformazione: dalle acconciature legate degli inizi carriera, e dunque da una ricerca di ordine e rigore, si passa all’ondulato, la cui morbidezza veicola accoglienza e dolcezza. 

 

La crescita politica corre in parallelo con quella personale della Giorgia donna e madre che trasmette protezione attraverso look più morbidi e leggeri, ma anche grinta e determinazione se si pensa al look grintoso e femminile total black con decollete rosso fuoco plateau sfoggiato dopo l’annuncio della gravidanza. Autorevole, femminile, sexy. Il percorso è tracciato da molti elementi di grande interesse.

 

La morbidezza acquisita con le nuove forme di donna adulta e madre arricchisce la nuova immagine autorevole e decisa che, anche nei momenti di minore attenzione politica, le conferisce uno stile minimal chic, in particolare grazie alle giacche morbide e chiare.

 

La valorizzazione della figura: la campagna elettorale 2022

 

La campagna elettorale 2022 –  che ha reso Giorgia Meloni la prima premier donna della storia italiana –  è un’occasione preziosa per l’analisi del potere comunicativo dell’abbigliamento. 

Da un punto di vista della Comunicazione veicolata dall’abbigliamento possiamo affermare che il team di esperti che ha curato l’immagine della Premier, e la stessa Meloni nelle sue personali scelte di outfit, non hanno sbagliato di una virgola.

In termini di Consulenza d’Immagine emerge indubbiamente l’esperto lavoro della valorizzazione della figura. In perfetta linea con le caratteristiche cromatiche della Meloni, in colori rispettano in pieno i parametri dell’armocromia conferendo alla sua immagine più luminosità e carisma. La scelta di toni più chiari, di contrasti soft e di colori pastello conferiscono al suo viso un aspetto luminoso e grintoso. La figura appare più leggera sul piano dei tessuti, che appaiono quasi in trasparenza come a rimarcare la purezza e pulizia delle sue intenzioni.  

Le sue mani sono curatissime, come a rimarcare una gestualità che denota concretezza e vicinanza verso il popolo per cui si sta mettendo in gioco e di cui vuole conquistare la fiducia.

 

L’obiettivo di valorizzazione della figura si è pienamente espresso nelle scelte di outfit in armonia con le caratteristiche cromatiche della Premier, ma anche nella scelta, mai casuale, di elementi di dress code dall’alto impatto comunicativo e persuasivo.

Il risultato?

Un’immagine luminosa, armonica, affidabile. 

Perché l’affidabilità, ricordiamo, è legata a un istinto naturale del cervello che è portato a scegliere ciò che apprezza, nello specifico ciò che risulta armonioso.

L’armonia piace all’essere umano e quel piacere gli dà un senso di sicurezza nella scelta.

In questo la scelta non lascia spazio al dubbio: ciò che aveva da dire è arrivato agli interlocutori giusti grazie alla scelta di ogni elemento comunicativo, incluso l’abbigliamento nel suo regno della Comunicazione non Verbale.

A proposito di questo aspetto non è da sottovalutare un altro dato: la ricerca di un equilibrio tra la grinta espressa dal verbale – che può essere percepita come aggressiva – e l’accoglienza e maggiore vicinanza espressa dal canale della Comunicazione non Verbale.