MERCOLEDI’ ADDAMS: il valore e potere dell’unicità

Condividi
Mercoledì_Addams_il_valore_e_potere_dell'unicità

Da giorni sta spopolando su Netflix l’ultima avventura di Tim Burton divenuta già la serie più discussa del momento.

A dir poco originale infatti la scelta di eleggere uno dei componenti della famiglia occulta più celebre della storia del cinema e raccontarne la singolarissima esperienza scolastica.

Parliamo di lei naturalmente: Mercoledì Addams

 

Accettazione e unicità: una diversa tra i diversi

Mercoledì Addams, magistralmente interpretata da Jenna Ortega, viene espulsa dal liceo che frequenta per aver messo in pericolo la vita di alcuni studenti, puniti per aver bullizzato il suo fratellino Pugsley.

Di fronte all’irreprensibilità dell’Istituto, i genitori, Morticia e Gomez, decidono di trasferire Mercoledì alla Nevermore Academy, che loro stessi hanno frequentato. Come forse il nome lascia intravedere, la Nevermore è una scuola particolare, con una peculiarità: gli studenti sono dei reietti, esclusi dalla comunità ed emarginati per lo più a causa di loro caratteristiche o poteri soprannaturali.

La presenza di Mercoledì introduce però un elemento di novità: è una diversa tra i diversi. L’inconfondibile stile gotico che la caratterizza non tarda ad attirare le attenzioni, e le cattive intenzioni, degli altri studenti.

Trucco molto marcato, fisicità androgina, magrezza … il tutto combinato con outfit e capelli neri ed alcuni accessori in stile vittoriano che le restituiscono un’immagine profondamente dark.

Tutti gli altri studenti sono condannati ed emarginati per la loro mancanza di conformità, ma indossano la stessa divisa che in qualche modo li eleva e li rende uguali tra di loro, seppur diversi rispetto al resto del mondo.

Mercoledì indossa una divisa diversa perché è allergica ai colori distinguendosi così anche tra gli studenti. 

L’assenza di colore rispecchia fedelmente anche l’assenza di emozioni, che giustifica il distacco da tutti, la presa di distanza dal mondo intorno. La dicotomia tra Mercoledì e gli altri emerge in particolar modo nel rapporto con Enid, la sua compagna di stanza, allegra, colorata, leggera. Le loro personalità agli antipodi sono come proiettate sul rosone vetrato, che è per metà nero, per metà colorato. Linee e colori raccontano questa distanza, la rigidità e l’oscurità di Mercoledì sono controbilanciate dall’abbigliamento morbido e colorato di Enid. 

Quello che Mercoledì comunica, all’interno come all’esterno della scuola, attraverso la scelta di linee, colori, comportamenti, è la sua irrinunciabile unicità. Ogni elemento della sua personalità veicolato attraverso l’outfit trasmette coerenza e autenticità.

 

Il Dark Academia nella scelta di Tim Burton

Già in queste prime settimane di messa in onda, sui social e sul web si è verificato un boom di ricerche sugli outfit di Mercoledì. Dalle scarpe allo zaino, dalla gonna al blazer, lo stile di Mercoledì ha conquistato il web. La costumista della serie, Colleen Atwood, già esperta interprete delle volontà di Tim Burton ( ha curato i tenebrosi outfit di molti suoi film) racconta di come in questo caso la scelta si sia orientata verso il Dark Academia, ovvero uno stile diffusosi sui social durante la pandemia che unisce la passione per elementi accademici all’interesse per il mondo occulto.

Così la gonna a pieghe e il blazer diventano contenitori di messaggi legati al mistero e alla diversità, elementi che caratterizzano fino in fondo una studentessa particolare: Mercoledì Addams. 

 

Inclusività e unicità nella Consulenza d’Immagine

Se c’è un tema che indubbiamente questo personaggio solleva è quello dell’unicità. Ogni elemento è ispirato alla sua autenticità, al suo modo di essere originale e irripetibile. Anche in questo caso la scelta dei colori fa la sua parte: le divise della Nevermore sono  a righe nere e viola, quest’ultimo, il colore della magia  accomuna tutti i reietti.

Si dà il caso poi che il linguaggio semantico dei colori voglia che il viola associato al nero rende un’amplificazione degli aspetti più negativi del potere e dell’ignoto.

Mercoledì non è mai in linea con qualcosa o qualcuno che non sia se stessa. I colori scelti per il suo trucco e i suoi outfit sono visibilmente e volutamente fuori palette, è solo lei a dettare legge, quella della sua unicità. Alla luce di questa analisi non emerge forse quella che è la principale funzione della consulenza d’immagine ovvero partire dalla persona per valorizzarne l’unicità?

La Consulenza d’Immagine unisce il mondo interiore di una persona ai suoi obiettivi comunicativi, il che a volte può significare oltrepassare gli standard e accantonare quei colori e quelle forme che ci valorizzano esteticamente per lasciare spazio ad elementi che siano più in linea con il messaggio da comunicare. 

L’essenza della persona è il punto di partenza del consulente d’immagine che costruisce l’ estetica di una persona traducendo la sua immagine in forme e colori che vogliono trasmettere il suo messaggio.

Il consulente d’immagine lavora su quello che già c’è senza privarlo della propria natura.

Ogni persona d’altro canto non dovrebbe essere che se stessa e può esserlo solo se indossa ciò che veramente ha da dire.

Le parole della direttrice Thornill dovrebbe essere tatuate nell’anima di ognuno: 

“Non perderla mail Mercoledì la capacità di non farti definire dagli altri “.