MEDUSA POWER TALKS: la moda si appropria della parola

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Il progetto Medusa Power Talks, presentato da Versace, rappresenta un passo molto significativo nel modo di comunicare dei grandi brand della moda che da sempre hanno affidato il loro messaggio alle immagini. Questa volta i grandi nomi della passerella si appropriano della parola per farsi portavoce delle storie di donne al potere nel 2021. 

Al centro del progetto, infatti, la piattaforma Medusa Power Talks cavalca l’onda delle nuove modalità di comunicazione lanciate in particolare dal social Clubhouse, dove, peraltro, è fissato l’appuntamento con un evento live finale sul profilo di Versace. 

La nuova attenzione dei social nei confronti dei talk apre nuove strade anche a chi, finora, ha lavorato, e con efficacia, sulla comunicazione attraverso le immagini, lasciando spazio a tematiche che oltrepassano i confini della moda e si estendono su argomenti di interesse sociale legati all’inclusione e all’emancipazione femminile, tema sul quale, non smettiamo di ripeterci, siamo ancora inspiegabilmente indietro. 

Il progetto si articolerà in una serie di interviste ai talent coinvolti nella conversazione. Tra i nomi celebri in primo luogo Donatella Versace, a seguire le modelle Irina Shayk e Precious Lee, l’attivista Chelsea Miller e l’attrice Indya Moore. 

Per i grandi brand della moda uno dei più grandi vantaggi di Clubhouse è che, a differenza di altri social, coinvolge un pubblico prevalentemente adulto. 

Clubhouse diventa inoltre un potente strumento di storytelling, infatti, come sostiene Bof, il fondatore di Off-White, è ora possibile raccontare il prodotto dall’idea di partenza alla sua realizzazione, dall’ispirazione all’impatto sulla gente. 

A livello comunicativo questo progetto segna una linea di demarcazione con il passato riconoscendo il potere della parola anche in un mondo dominato da immagini.

Che questa piccola rivoluzione fosse già nell’aria però ce lo testimoniano anche le piccole novità introdotte dal social Instagram, che dal dominio incontrastato dell’immagine sta dando sempre più spazio alle dirette, alle parole, come se l’immagine, per quanto perfezionata da filtri e ritagli, da sola non ce la faccia più, non riesca più a comunicare la totalità di quello che la moda ha la possibilità di esprimere. 

Grazie alle potenzialità offerte da Clubhouse, e dal suo potere di coinvolgimento, le voci sono diventate le nuove protagoniste del messaggio dei grandi Brand. La moda prende la parola, non solo attraverso i capi che propone che già dicono tanto, ma anche grazie all’interesse verso tematiche al femminile di impatto sociale molto importante trattate attraverso lo strumento del talk che coinvolge stilisti, influencer, persone attive su più campi che mettono a disposizione il proprio impegno a servizio della causa. 

La moda ha bisogno di più voci e soprattutto in un periodo storico come quello attuale è necessario che le potenzialità di più canali si arricchiscano a vicenda, che il verbale e non il non verbale facciano un lavoro parallelo. D’altro canto se il tema sono le donne di potere nel 2021 abbiamo già constatato come la loro autorevolezza sia stata trasmessa attraverso specifici outfit, mai casuali e sempre in linea con un dress code interamente strutturato sul messaggio comunicativo. Questa non è una novità introdotta di recente, anzi, ma ora più che mai il bisogno di comunicare esplode. Non è un caso che dietro questo progetto ci sia la firma Versace, che ha già in passerella ha espresso il desiderio di dare espressione a un’umanità cambiata, rimescolata dagli eventi, che si affaccia al futuro con un desiderio di leggerezza, anche negli outfit pensati per il lavoro. Il business formal di un abito viene arricchito dalla leggerezza di una conchiglia, come se quella leggerezza lo completasse, lo rendesse testimone dei nuovi protagonisti  della storia, dei nuovi attori della società. Energia espressa dal colore quasi ad evidenziare un aspetto dell’umanità che prima non vedevamo perché dato per scontato e che ora si esprime per farsi notare e trasmettere gioia.

Che la moda abbia finalmente capito che la comunicazione verbale e non verbale debbano andare di pari passo affiché l’outfit sia davvero impattante?

Immagini, parole, ma soprattutto significati che vadano oltre ciò che si vede e si ascolta, ma che siano rintracciabili nell’equilibrio che si crea tra un abito, il contesto, le parole che raccontano il pensiero di chi lo indossa.